mercoledì 24 aprile 2013

NIETZSCHE
Alla base del filosofare critico e demistificatore stà la tesi secondo cui la "debolezza" risulta direttamente proporzionale all' "ansia di certezza" ossia alla volontà di verità. Gli uomini, per poter sopportare il caos e l'irritazione del mondo, hanno costruito una serie di "certezze" che si rivelano necessità di sopravvivenza.

IL PERIODO GIOVANILE
APOLLINEO E DIONISIACO
Essi sono i due impulsi di base dello spirito e dell'arte greca. L'apollineo, che è una fuga di fronte al divenire, si esprime nella scultura e nella poesia epica. Il dionisiaco, che è la forza vitale e della partecipazione al divenire, si esprime nella musica.
APOLLINEO : DIONISIACO = FORMA : CAOS
Alle origini apollineo e dionisiaco convivevano separati, poi nella tragedia attica si armonizzarono e in un terzo momento tale equilibrio viene dissolto dal prevalere dell'apollineo. Contro tale processo di decadenza Nietzsche propone un recupero di Dioniso.

DIONISO O L'ACCETTAZIONE TOTALE DELLA VITA
Dioniso rappresenta il simbolo divinizzato dell'accettazione totale della vita nell'insieme dei suoi aspetti e mette a capo un programma di fedeltà alla terra.

STORICISMO E STORIA
Pur criticando lo storicismo e l'eccesso di memoria storica, che inchiodano l'uomo al passato, N. ammette l'utilità della storia in quanto la vita ha bisogno dei suoi "servizi":
1)storia monumentale: è il tipo di storia che fornisce modelli per l'azione. Fra i limiti troviamo la tendenza alla mitizzazione e al fanatismo;
2)storia antiquaria: nasce dalla venerazione verso un passato di cui ci si riconosce eredi e da cui ci si sente giustificati [...Colui che guarda indietro con fedeltà ed amore, verso il luogo onde proviene, dov'è divenuto...] (Considerazioni inattuali). Contiene un pericolo in quanto ostacola la forte risoluzione per il nuovo, quindi paralizza chi agisce;
3)storia critica: è il tipo di storia che nasce da un atto di libertà di fronte al passato. Egli deve avere la forza d'infrangere e dissolvere un passato per poter vivere. Il limite di questo tipo di storia è la presunzione di poter tagliare i ponti col passato.

IL PERIODO ILLUMINISTICO
IL METODO GENEALOGICO
Procedimento critico di tipo storico e genealogico. Eleva il sospetto a metodo d'indagine. Storico o genealogico poichè ritiene che non esistano realtà statiche od immutabili, ma ogni cosa sia l'esito di un processo da ricostruire.

DIO
E'la più antica delle bugie vitali: esso rappresenta la personificazione delle varie certezze metafisiche, morali e religiose elaborate dall'umanita per dare un senso "plausibile" e un ordine "rassicurante" al caos della vita e del mondo.
Dio = prospettiva oltremondana ed antivitale

MORTE DI DIO
Espressione che allude al venir meno di tutte le certezze assolute che hanno sorretto gli uomini attraverso i millenni, a guisa di stabili punti di riferimento. L'accettazione della morte di Dio rappresenta il presupposto necessario della transizione dell'uomo al superuomo. Con la morte di Dio N. si riferisce non solo al Dio cristiano ma in generale ad un qualcosa di più grande e l'ateismo che cerca di rappresentare è radicale.

"COME IL MONDO VERO FINì PER DIVENTARE FAVOLA"
Espressione che allude alla progressiva dissoluzione occidentale del platonismo, ovvero della credenza in un mondo metafisico, immutabile e perfetto, di cui quello reale sarebbe solo l'apparenza o la copia negativa. Con questo si passa alla filosofia del mezzogiorno in cui comincia l'insegnamento di Zarathustra

IL PERIODO DI ZARATHUSTRA
SUPERUOMO
Esprime l'ideale di un nuovo essere qualificato da una serie di caratteristiche che emergono oggettivamente dall'insieme della sua opera. Il superuomo è colui che è in grado di accettare la dimensione tragica e dionisiaca della vita; di "reggere" la morte di Dio e la perdita delle certezze assolute; di collocarsi nella prospettiva dell'eterno ritorno, di emanciparsi dalla morale e dal Cristianesimo, di porsi come volontà di potenza, di procedere oltre il nichilismo. Il concetto di superuomo quindi non coincide con il progetto di umanità emancipata ma, con l'ideale di un tipo superiore che si erige al di sopra delle masse.

ETERNO RITORNO DELL'EGUALE
E' la dottrina cui tutte le realtà e gli eventi del mondo sono dwstinati a ritornare identicamente infinite volte. Questa dottrina, all'interno delleconomia completa del pensiero di N. , risulta sufficientemente chiara:
1)significa che il senso dell'essere non stia fuori dall'essere ma nell'essere stesso;
2)disporsi a vivere la vita ed ogni attimo di essa come un gioco creativo avente in sè medesimo il proprio senso appagante.

MARX

ALIENAZIONE
Scissione, dipendenza ed autoestraneazione: l'operaio è soggetto a questi stati rispetto:
1)al prodotto del proprio lavoro, che gli viene sottratto;
2)alla propria attività, che diviene strumento del profitto del capitalista;
3)alla propria essenza, come quella del lavoro libero e creativo;
4)al prossimo per il rapporto conflittuale con il capitalista e con l'umanità in generale
La causa dell'alienazione, quindi, è la proprietà privata dei mezzi di produzione grazie alla quale il capitalista può espropriare l'operaio del suo lavoro e della sua umanità.

IDEOLOGIA
E' una rappresentazione falsa o deformata della realtà derivante da specifici interessi di classe. La lotta contro l'ideologia è uno degli scopi primari del marxismo, il quale presenta sè stesso come scienza reale e positiva, ossia come un quadro oggettivo delle forze motrici della società e della storia.

FORZE PRODUTTIVE
S'intendono gli elementi indispensabili al processo produttivo:
1)gli uomini;
2)i mezzi;
3)le conoscenze tecniche e scientifiche.

I RAPPORTI DI PRODUZIONE
Sono i rapporti che s'instaurano fra gli uomini nel corso della produzione e che regolano il possesso e l'impiego dei mezzi di lavoro.

MODO DI PRODUZIONE
E' una combinazione storicamente determinata tra forze produttive e rapporti di produzione

STRUTTURA
E' l'insieme dei rapporti di produzione o base economica nella quale si esprime il modo di produzione e la relativa dialettica tra forze produttive e rapporti di produzione.

SOVRASTRUTTURA
E' l'insieme delle istituzioni giudico-politiche e delle teorie morali, religiose, filosofiche che corrispondono ad una determinata struttura economica.

MATERIALISMO STORICO
Con esso s'intende la teoria secondo cui le vere forze motrici della storia non sono di natura spirituale o coscienziale, bensì materiale o socio-economiche.

PLUSVALORE
Il ciclo tipo della società capitalistica ha come presupposto l'incremento di denaro, ossia la produzione di plusvalore: esso discende dal fatto che il capitalista ha la possibilità di "comperare" e "usare" una merce particolare, che risulta in grado di produrre valore. Tale è la merce umana, ossia l'operaio. Ci sono 2 terminologie per definire il capitale: capitale costante e variabile. Il primo è investito nei mezzi di produzione e il secondo nei salari.

RIVOLUZIONE
Per rivoluzione s'intende il processo con il quale il proletariato dà avvio alla trasformazione globale della vecchia società, attuando il passaggio dal capitalismo al comunismo con le conseguenti abolizione delle proprietà private dei mezzi di produzione, la scomparsa delle classi e la realizzazione di una società di liberi produttori.

DITTATURA DEL PROLETARIATO
E' la misura politica fondamentale del processo rivoluzionario, ossia come la fase che "media" il passaggio dell società borghese a quella comunista.


FEUERBACH

ROVESCIAMENTO DEI RAPPORTI DI PREDICAZIONE

S'intende il metodo caratteristico usato da Feuerbach nella battaglia contro la mentalità idealistico-religiosa. Consiste nel ri-capovolgere ciò che l'idealismo ha capovolto, ossia nel riconoscere di nuovo ciò che realmente è soggetto e ciò che è realmente predicato:
SOGGETTO = CONCRETO : PREDICATO = ASTRATTO

DIO
Dio è l'essenza oggettivata del soggetto, ossia l'immagine riflessa o la proiezione illusoria delle qualità umane.

ANTROPOLOGIA CAPOVOLTA
E' il modo con cui Feuerbach concepisce la religione, intesa come "la prima, ma indiretta autocoscienza dell'uomo"
[Come l'uomo pensa, quali sono i suoi principi, tale è il suo Dio. Tu conosci l'uomo dal suo Dio, e, reciprocamente, Dio dall'uomo] (L'essenza del Cristianesimo)

ALIENAZIONE
L'elemento patologico insito nell "oggettivazione" religiosa descritta da Feuerbach, indica quello stato per cui l'uomo, "scindendosi", proietta fuori di sè una potenza superiore alla quale si sottomette a guisa d'oggetto.
KIERKEGAARD

L'ANTIHEGELISMO
L'antihegelismo di Kierkegaard è la sua difesa dell' "esistenza". A Hegel rimprovera:
1)la mentalità "pagana", ossia la tendenza a ritenere la specie più importante dell'individuo;
2)la filosofia come scienza oggettiva e non come riflessione soggettiva dove il singolo è coinvolto;
3)la scissione fra speculazione filosofica e vita vissuta, ossia il "sistema" nel quale non trova posto e fondamento la condizione effettiva in cui il filosofo è costretto a vivere;
4)la tendenza a "mediare" e a "concialiare" tutto;
5)l'identificazione fra uomo e Dio, e quindi l'incapacità di cogliere la separazione tra finito ed infinito.

POSSIBILITà
L'esistenza non è un'entità necessaria e garantita, ma un insieme di possibilità che pongono l'uomo di fronte ad una scelta. Ogni possibilità, oltre che possibilità-che si, è anche possiblità che-non.

SCELTA
Esistere significa scegliere. La scelta non è una semplice manifestazione della personalità, ma costituisce o forma la personalità stessa. L'individuo è ciò che sceglie di essere.
Persino la rinuncia alla scelta, per Kierkegaard, è una scelta.

GLI STADI DELL'ESISTENZA
I modi fondamentali di vievere e concepire l'esistenza sono gli stadi dell'esistenza. Essi sono 3: la vita estetica, la vita etica e quella religiosa.
Lo stadio estetico è la forma di vita in cui l'uomo cerca l'attimo fuggente della propria realizzazione, all'insegna della novità e dell'avventura. L'esteta si propone di fare della propria vita un'opera d'arte da cui sia bandita la monotonia e nella quale trionfano le emozioni (Don Giovanni). Tuttavia essa è condannata alla dispersione, alla noia e al fallimento esistenziale.
Lo stadio etico è il momento in cui l'uomo, scegliendo di scegliere, s'impegna in un compito al quale rimane fedele. Si fonda sulla continuità e sulla scelta "ripetuta" che l'individuo fà di sè stesso e del proprio compito. L'individuo quindi, si sottopone ad una "forma" o ad un modello "universale" di comportamento, la normalità (Abramo). Anch'essa però è destinata a fallire perchè l'individuo non riesce a trovare sè stesso e la propria singolarità. Esiste un'ansia d'infinito che non si lascia racchiudere nei limiti di una tranquilla esistenza di marito e d'impiegato. Da ciò il bisogno di un'esperienza più profonda e coinvolgente grazie a cui l'individuo possa davvero realizzarsi come "singolo": tale è la vita religiosa (Isacco).

L'ANGOSCIA
E' la condizione esistenziale generata dalla "vertigine" della libertà e dalle infinite possibilità negative. Essa è un sentimento tipicamente umano e viene provato solo da chi ha spirito. L'unico modo efficace per contrastarla è la fede religiosa.